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Eccellenza, mister Antonio Paganin: «Non ci nascondiamo, puntiamo a stare in alto in classifica»

In esclusiva a PadovaOggi, il tecnico del Mestrino Rubano - più di 100 presenze da calciatore con la maglia dell'Inter - è molto soddisfatto del percorso compiuto sino a questo momento dai suoi ragazzi, attualmente al terzo posto in classifica nel girone A

Il Mestrino Rubano come la Sampdoria di Paolo Mantovani. Paragone forte, ma chiudendo gli occhi ed ascoltando le parole di Antonio Paganin, mister della compagine biancazzurra, sembra proprio di essere tornati al calcio di una volta. Un progetto sostenibile, in crescita anno dopo anno sapendo fare calcio con intelligenza e senza budget extra large, con un occhio importante alla prima squadra, investendo tanto nel settore giovanile e facendo incetta di enfant prodige in giro per la regione e non solo. Si può fotografare in questa maniera il momento Mestrino Rubano del presidente Stefani e del direttore Lucchini, giunto al terzo campionato in Eccellenza. Dopo l'exploit della prima stagione con 4°posto annesso e le fisiologiche difficoltà della scorsa annata, ecco l'attuale terza posizione con Antonio Paganin in sella al veliero biancoazzurro dallo scorso febbraio.

Il suo arrivo, oltre alla permanenza lo scorso anno della categoria, ha riportato capitan Fantin e compagni ai piani altissimi del grattaccielo girone A, a soli 4 punti dalla vetta, con tanto di poker nel derby di domenica scorsa contro l'Academy Plateola. «Il nostro calendario è diviso in due parti: una parte con tanti scontri diretti e l'altra parte contro le squadre che devono salvarsi», riconosce l'ex giocatore dell'Inter. «Escluso il derby di mercoledì prossimo contro l'Albignasego, contro il Plateola abbiamo inaugurato la fase di gare contro i team della parte destra della classifica. In questo campionato così livellato la differenza verrà fatto proprio dalle partite contro le "piccole" in cui sarà fondamentale non perdere punti per approdare ai big match finali con un po' di margine».

Allora contro l'Academy siete ripartiti con il piede giusto. «Abbiamo reso semplice una partita difficile, che dopo 10' era passata in vantaggio, arrivava da 3 vittorie di fila pre sosta, con tanti nuovi innesti. Giocare 35 giorni dopo l'ultima partita poteva essere un'incognita, per fortuna ho ritrovato la truppa come l'avevo lasciata». 

Una truppa giovane e al tempo stesso esperta. È felice di come è stato costruito questo gruppo? «Si, sono molto felice della costruzione di questo gruppo, figlia anche del lavoro del mio predecessore Bernardi, giusto riconoscerlo. Ci tengo a sottolineare come l'ambiente al Mestrino Rubano faccia la differenza. Le strutture in primis e poi il lavoro dello scouting del direttore Lucchini. Quest'ultimo sceglie bene i giocatori, cogliendo alla perfezione le indicazioni che fornisco e la filosofia Mestrino Rubano. In Eccellenza è un dettaglio che denota professionalità e conoscenza da livelli superiori, soprattutto contando che in queste categorie il mercato funziona spesso con il passaparola». 

I 12 marcatori diversi in questa stagione simboleggiano le sue parole precedenti? «Siamo una squadra molto profonda e giovane. Contando anche gli juniores, credo abbiamo ruotato 25-26 giocatori. Il più vecchio è Meneghello, classe 1992, due ragazzi del 95 e poi grande parte dell'organico è composto da giocatori nati dal 1999 in giù- Le basi per il futuro sono già state gettate per i prossimi 4-5 anni. La cantera poi ci fornisce 3-4 ragazzi pronti per la prima squadra, come quest'anno con Zanella, Crivellin o Agostini, quest'ultimo 2005 già in rappresentativa di categoria. Per loro è importante proseguire in questo percorso e giocare per traguardi importanti li aiuta a crescere, ragionando sempre a lunga raggio. Noi vogliamo restare attaccati al treno della zona playoff, non ci nascondiamo». 

Mister, il primo posto dista solo 4 punti in effetti... «Non sono scaramantico: questa squadra può rimanere in zone alte della classifica. Forse non avremo investito come La Rocca Altavilla o Vigasio, ma la compagine costruita è di grande qualità, giovane e stiamo costruendo una struttura forte in grado di competere per qualcosa di ancora più grande nei prossimi 3 anni. Dobbiamo migliorare, anche se le due sconfitte stagionali sono arrivate un po' casualmente. Contro l'Eurocassola abbiamo sbagliato l'impossibile, mentre con il Montorio abbiamo preso due gol in 2'. È il bello del calcio, ci invita a tenere per il futuro le antenne belle dritte. Contro le big del girone non abbiamo mai sbagliato la prestazione, se talvolta arriva qualche blackout non posso non concederglielo».

Alle porte una settimana ricca di sfide. Domenica la possibilità di "vendetta" contro l'Eurocassola e poi mercoledì il derby al vertice con l'Albignasego. Entrambe in trasferta! «Non ci avevo pensato! Ci attendono 3 impegni in una settimana, sarò molto attento alle rotazioni. L'imperativo sarà sfruttare la rosa per non spremere i giocatori».

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