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Finale all'insegna della violenza. Il Padova vince sul campo, all'intervallo scontri tra le due tifoserie

Calcio e violenza all'Euganeo. Sul campo i biancoscudati vincono per due a uno contro i siciliani, mentre sugli spalti scene di ordinaria follia all'intervallo. I tifosi del Catania hanno scavalcato il loro settore entrando in contatto con i tifosi della Fattori. Attimi di paura, un poliziotto ferito e tre fermi. Ritorno il 2 aprile al Massimino di Catania?

Il primo atto della finale di Coppa Italia C va al Padova, ma il risultato entra in secondo piano dopo i fatti avvenuti all'intervallo. I tifosi del Catania sono arrivati allo scontro con i loro dirimpettai padovani e per cinque minuti buoni l'Euganeo è diventato un terreno in cui la paura e la violenza l'hanno fatta da padrona. Per approfondimenti vi rimandiamo a questo articolo, mentre per quanto riguarda il racconto tecnico del match c'è da segnalare un ottimo Padova nei primi 45' e decisamente confuso nella ripresa, comprensibilmente. In vista del ritorno il 2 aprile tutto è ancora aperta. Sempre se la gara di ritorno ci sarà, perché quanto accaduto a Padova questa sera è l'ennesima vergogna che tocca il calcio italiano in questi ultimi anni. 

Il primo tempo 

Torrente ribalta ancora una volta la disposizione tattica dei suoi proponendo un inedito 4-2-3-1, con Crisetig e Radrezza in campo dal 1'.Doppio play in campo per il Padova quindi, con Radrezza sulla trequarti a ridosso di Zamparo riferimento più avanzato. I biancoscudati partono bene con il numero 10 ispiratissimo e vicino alla rete al 5', ma la sua sforbiciata non trova lo specchio della porta. Il vantaggio è rimandato solo di una manciata di minuti, perché al 12' Radrezza orchestra un contropiede mortifero in verticale sulla sinistra, Zamparo rifinisce e centralmente di prima intenzione con il piatto Palombi fredda Furlan. Per l'ex gioiello laziale, quinto centro nella competizione, capocannoniere dell'annata. 

I padroni di casa occupano spazialmente il terreno di gioco con grande intensità, merito del grande lavoro della batteria di trequartisti e di Radrezza a tutto campo a dirigere l'orchestra con grande convinzione. Il raddoppio è nell'aria e arriva puntuale al 25' su azione da calcio d'angolo. Radrezza dalla sinistra disegna una traiettoria giottesca e trova sul primo palo il colpo di testa di Crisetig, al primo gol con la maglia padovana. Dalla convivenza impossibile alla connessione telapatica, Radrezza e Crisetig confermano come i due possono giocare - eccome - assieme con profitto e senza pestarsi i piedi. 

Ogni volta che il Padova può distendersi in verticale è un piacere per gli occhi. Come al 35', quando serve un super Furlan su Palombi e sempre il portiere catanese si conferma un paio di minuti dopo su Capelli. Solo nel finale di frazione il Catania fornisce segnali di risveglio con Chiricò e Di Carmine, quest'ultimo fermato dal guardalinee in fuorigioco dopo un ottimo intervento di Zanellati. 

Intervallo di pura follia

Quanto si è scatenato a primo tempo finito da pochi minuti è qualcosa che non si vorrebbe mai scrivere. I tifosi, o meglio dire i delinquenti presenti all'interno del settore ospite, scavalcano la propria zona di pertinenza e vanno a contatto con gli ultras del Padova alla ricerca di violenza e chissà quale eversione. Uno striscione rubato, una quantità abnorme di fumogeni lanciata verso il settore casalingo - controlli dell'Euganeo nel settore ospiti decisamente migliorabili in questo senso - e violenza gratuita che in un campo di calcio non dovrebbe avere mai e poi dimora. L'arrivo non rapidissimo delle forze dell'ordine riesce a ricacciare ognuno nei propri settori in tempo per l'inizio della ripresa e negli scontri viene ferito anche un poliziotto. Il bilancio provvisorio parla anche di 3 arresti. Un quarto d'ora folle, non un bello spettacolo per i tanti bimbi presenti all'Euganeo.

Il secondo tempo

Nel silenzio surreale dello stadio si entra in campo con le due squadre stordite per quanto successo. Sembra di essere tornati al calcio dell'epoca Covid. Le due tifoserie non danno segnali, sul campo c'è ancora meno da annotare. Al 78', all'improvviso arriva la rete dell'ex Monaco a rendere il ritorno ancora più infuocato. La grande occasione per ricacciare a distanza di sicurezza i catanesi arriva pochi istanti dopo il gol ospite, ma Tordini spreca da due passi. Il calcio nel frattempo è sempre in secondo piano e il pubblico si scalda al 92' quando viene espulso, su indicazione del VAR, il mediano Welbeck per una gomitata ai danni di Bortolussi. L'antipasto ideale per  stemperare gli animi in vista del ritorno. 

Questo il tabellino dell'Euganeo: 

PADOVA-CATANIA 2-1
PRIMO TEMPO 2-0

MARCATORI Palombi (P) al 12' p.t., Crisetig (P) al 25' p.t., Monaco (C) al 33' s.t.

PADOVA (4-2-3-1)
Zanellati 6; Kirwan 6,5, Delli Carri 6, Perrotta 6,5, Villa 6,5; Varas 6,5, Crisetig 7,5; Capelli 6,5 (dal 20' s.t. Fusi 6), Radrezza 8 (dal 25' s.t. Bianchi 6), Palombi 7 (dal 20' s.t. Tordini 6); Zamparo 7 (dal 25' s.t. Bortolussi 6)
PANCHINA Donnarumma, Mangiaracina, Belli, Crescenzi, Liguori, Grosu, Favale, Cretella, Faedo
ALLENATORE Torrente 7

CATANIA (4-3-3)
Furlan 6,5; Rapisarda 5,5, Quaini 5,5, Curado 4,5 (dal 1' s.t. Monaco 6), Castellini 6; Sturaro 5 (dal 12' s.t. Peralta 6), Ndoj 4,5 (dal 1' s.t. Welbeck 4), Zammarini 6; Chiricò 5,5 (dal 31' s.t. Chiarella 6), Di Carmine 5,5, Cicerelli 6 
PANCHINA Donato, Albertoni, Haveri, Costantino, Kontek, Celli, Chiarella, Marsura, Cianci
ALLENATORE Zeoli 5,5

ARBITRO Perri di Roma 15,5
ASSISTENTI DI LINEA Regattieri - Pressato

ESPULSO Welbeck al 47' s.t. rosso diretto per gomitata ai danni di Bianchi

AMMONITI Curado (C), Kirwan (P), Bianchi (P) per gioco scorretto 

NOTE Paganti 5.485, Incasso Paganti di 50.007 euro Tiri in porta 5-1. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 0-3. Angoli 2-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. x’

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