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Nuova modalità conferimento umido, cresce la protesta dei cittadini dei Colli

I cittadini dei comuni dei Colli Euganei non sembrano affatto contenti del cambiamento imposto da Etra per quanto riguarda la raccolta dell'umido nei vari comuni. Dove è già partito le critiche si sprecano e dai cittadini dei comuni che la stanno per adottare traspare preoccupazione e scetticismo

I cittadini dei comuni dei Colli Euganei non sembrano affatto contenti del cambiamento imposto da Etra per quanto riguarda la raccolta dell'umido. A Rovolon dal 20 novembre e a Galzignano Terme dal 27 novembre si dovranno cominciare a utilizzare i contenitori stradali che sostituiranno quelli più piccoli, domestici. Per l’area dei Colli Euganei la nuova modalità di raccolta era stata introdotta a Teolo lo scorso 13 novembre. I cittadini, soprattutto nelle pagine social dei vari municipi, stanno facendo sentire la loro voce puntando il dito su un servizio che a parere di molti, sta sensibilmente peggiorando. Le critiche si sprecano rispetto a questo che viene giudicato come un passo indietro rispetto a come era organizzato il servizio fino a poco fa.

C'è chi scrive da zone dove questo passaggio è stato già avviato e chi invece da comuni che tra poco adotteranno questa nuova modalità. La grande maggioranza degli interventi mirano a sottolineare quelle che sono le difficoltà a cui secondo loro si va incontro. Dei tanti commenti e post presenti, questo di una signora di Cervarese Santa Croce è particolarmente significativo perché riassume il malcontento generale mettendo in fila quelle che vengono viste come criticità: «Coi bidoni sparsi in giro, è fortemente plausibile ci vada dentro di tutto, visto che non hanno sistemi di chiusura. E a giudicare dal tasso di incivili che scaricano nei fossi e lungo le strade, non è un'ipotesi cosi peregrina. Ragionevole quindi aspettarsi che tutto il conferito con questi bidoni andrà all'inceneritore, non certo a fare compost, che richiede una qualità del materiale conferito estremamente puntuale e preciso (no plastica, no vetro, no escrementi di animali, etc). Infine come qualcuno ha giustamente scritto, anche chi non paga l'umido, potrà usufruire dei bidoni. A sto punto che creino delle isole ecologiche dove si accede con una card e ci abbassino le bollette». Una protesta che al momento è solo "virtuale", nel senso che non sono previste manifestazioni ma nei vari gruppi di cittadini si discute su come rendere pubblico questo malcontento. C'è anche chi fa notare come quando si cominciò a passare al porta a porta furono proprio i comuni di quest'area a essere pionieri in questo senso, tanto che lo stesso modello è stato riprodotto in città, a Padova. «Siamo stati i primi a fare questo tipo di scelta e oggi perché fare un passo indietro?», scrive un signore di Galzignano dove a breve sarà appunto introdotta questa nuova modalità. «Plastica e secco vengono ritirati solo ogni 15 gg rispetto al ritiro settimanale di una volta. Il verde su richiesta è a pagamento, le fascine non le ritirano. Contenere i costi perché si riduce la qualità del ritiro e il numero, non è un risparmio», fa notare un'altra signora dello stesso Comune, preoccupata per questo cambio di direzione presto da Etra.

Per questo motivo, per spiegare ai cittadino cosa cambia e per confrontarsi, il primo cittadino di Galzignano Terme, il sindaco Riccardo Masin, ha indetto due appuntamenti pubblici. Il primo sarà presso l'Auditorium Comunale di Galzignano, in via Fabio Filzi, alle 20 e 30 lunedì 20 novembre, mentre il secondo è previsto l'indomani, martedì 21, alla stessa ora ma a Valsansibio, presso la sala parrocchiale. Saranno presenti sia il sindaco Masin che alcuni rappresentanti dell'amministrazione che con tecnici e dirigenti Etra spiegheranno ai cittadini il perché di questa scelta ascoltando anche quelli che sono i dubbi che preoccupano i cittadini. «Anche quando si passò al porta a porta ci fu grande agitazione ma poi le cose sono andate per il meglio. I cambiamenti preoccupano sempre le persone ma da parte mia non c'è questo tipo di sentimento. Confido che con la collaborazione di tutti il sistema potrà funzionare. Non sono certo in grado di dire oggi se sarà così da subito, ma per questo il nostro compito sarà anche di vigilare che tutto funzioni». 

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