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Cittadella, mister Gorini: «Baldini ha problemi al menisco, con l'Ascoli lo stesso atteggiamento di Reggio Emilia»

Contro l'Ascoli di Carrera, al Tombolato, ecco il primo match ball per archiviare i conti salvezza contro i marchigiani. Tutte le dichiarazioni in conferenza dell'allenatore granata alla vigilia della 33°giornata

Dopo aver tirato fuori la testa contro la Reggiana, con tre punti di platino alla stadio Tricolore d'Italia, è il momento di mettere al sicuro la salvezza per il Cittadella di Gorini con lo scontro diretto con l'Ascoli. Così l'allenatore granata, in conferenza stampa prima della gara contro i marchigiani, tratteggia il momento dei suoi, dopo sei punti nelle ultime 4 e la sensazione che dopo il successo di Reggio Emilia la squadra si sia sbloccata al 100%. Ecco le dichiarazioni: «Non hanno recuperato Pittarello e Negro. A loro si aggiunge anche Enrico Baldini con problemi al menisco. Ora si valuterà se il caso di fare un piccolo intervento, quando torni da un crociato può succedere. Contro l'Ascoli non ci sarà. La vittoria di Reggio Emilia l'abbiamo ottenuta soffrendo, magari non strameritando, ma che ci deve dare tanto, frutto di un atteggiamento da Cittadella. Non è stata casuale. Questo ci deve dare consapevolezza che per vincere serve sempre lo stesso atteggiamento di Reggio Emilia. I 3 punti con la Reggiana sono stati una medicina importante per la classifica e il momento della squadra e danno valore anche ai tre pareggi precedenti».

Un Ascoli che si presenta in Veneto con il coltello tra i denti e il disperato bisogno di fare punti per allontanarsi dalla zona playout: «Sarà uno scontro diretto. Fare il bottino pieno ci darebbe la quasi certezza della salvezza. Se mi avessero detto che a 5 giornate dalla fine sarei stato salvo ci avrei messo la firma subito. Sappiamo l'importanza della partita e l'Ascoli verrà qui per tornare a casa con punti. Atteggiamento diverso a Reggio Emilia? Si, il gol del vantaggio è stata una liberazione. Anche se lo avevamo fatto con il Modena o il Lecco, l'atteggiamento era venuto a mancare. Sarà una partita dura fisicamente? Non ne ho idea, ma dobbiamo essere pronti a tutto. La posta in palio è molto alta, l'Ascoli è una squadra molto agonista. Farà anche caldo, ma l'importante alla fine è il risultato. Dovremo ottenerlo facendo le nostre cose. Se giocheremo bene, tanto meglio».

Avanti tutta con la difesa a 3, ma l'assenza di Amatucci per squalifica mette in difficoltà Gorini nel trovare la giusta alternativa in mezzo al campo: «La Reggiana giocava molto da dietro il 3-4-2-1 era per darci riferimenti semplici. Se guardiamo le occasioni della Reggiana arrivano da errori nostri, ma in fase d'uscita difensiva abbiamo fatto un'ottima partita. È una soluzione in più che diamo ai ragazzi perché è il calcio di oggi ad esigere di essere pronti ad ogni esigenza. Cassano e Pandolfi partiti dalla panchina a Reggio Emilia erano una strategia? Magari si. Certo se perdavamo passavo per il "pirla" di turno. Studiare l'avversario è il nostro lavoro. Magari domani li faccio partire dal 1', chissà. Trovare le modalità per battere l'avversario è anche il bello del calcio. L'assenza di Amatucci peserà tanto perché è un giocatore di carattere e temperamento, che stava vivendo un grande momento di forma. A Reggio Emilia i cambi sono tornati a fare la differenza come nel girone d'andata. Tessiore tutta fascia? È un ruolo che ha già ricoperto a Latina come quinto di centrocampo e può farlo benissimo. Sono soddisfatto della sua prestazione contro la Reggiana».

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