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Cittadella, mister Gorini: «Mi sento un leone in gabbia! Cosenza con grandi individualità davanti, Vita recuperato»

Trasferta delicatissima in Calabria sabato alle 14.00 per la 29°giornata. Il tecnico granata in conferenza stampa pre partenza per Cosenza cerca di mettere da parte le pressioni esterne e vuole conquistare un risultato positivo contro Caserta

La settimana è scivolata via senza grossi sussulti in casa Cittadella, con le parole di Marchetti e del presidente Gabrielli a mettere a tacere la nascita di ogni possibile e comprensibile spiffero dopo 8 k.o di fila. Ora c'è il Cosenza, con la trasferta del Marulla storicamente non facile per i granata, come riconosce il tecnico Edoardo Gorini in conferenza stampa al Tombolato. Queste le sue dichiarazioni: «Hanno recuperato quasi tutti, tranne Pavan ovviamente che rivedremo dopo la sosta. Vita sta bene. In questo momento serve un risultato. Lo dobbiamo trovare in tutti modi, se serve anche giocando male. Contro il Pisa doveva finrie 0-0, esattamente quello di cui abbiamo bisogno in questo momento. Il Cosenza vive una situazione particolare, ma non più tardi di poche settimane fa ha pareggiato a Parma. Sono una squadra di valore, anche se arrivano da un derby perso. Mi aspetto un Cosenza con il coltello tra i denti e che abbia voglia di rifarsi dopo la gara con il Catanzaro, mettendo la sfida sul lato temperamentale per portarla a casa. La pressione fa parte del mestiere di allenamento. Vivo male questo momento perché ci tengo ai ragazzi, alla società ed anche a me stesso. Stiamo facendo di tutto per venirne fuori. A parole sembra semplice, a livello mentale meno. A Cosenza dobbiamo giocare tranquilli, facendo la nostra partita. L'unica medicina è il risultato e in questa settimana ho lavorato in questa direzione. Le prossime due partite decisive? Le conferme della società fanno piacere, vorrei ripagare questa fiducia "giocando". Mi sento un leone in gabbia e devo trasferire la mia rabbia ai giocatori. In questo devo cercare di essere bravo. Il rientro di Vita? L'importante è crederci e tenerci, senza strafare, evitando quello che abbiamo fatto con il Pisa. Ora è il momento di fare le cose facili, ottenendo il risultato tutti insieme. Da Vita mi aspetto lucidità e voglia di ribaltare questo momento, portando energia positiva. In questo periodo bisogna parlare con ogni giocatore in un certo modo. Serve fare un po' lo psicologo, capendo i momenti in cui serve il bastone ed altri in cui infondere fiducia. Oggi siamo nel secondo momento: i ragazzi devono essere consapevoli di poter fare bene. Entrare nella testa di tutti non è facile, ma io devo essere in grado di farlo al meglio. Anche il Cosenza fino ad un mese fa stava risalendo la classifica e in avanti hanno giocatori da temere. Marras salta sempre l'uomo, Antonucci, Canotto, Crespi, sono tutti di grande qualità. Poi è vero che anche loro stanno vivendo un momento non semplice, dobbiamo approfittarne. Rivedere Antonucci mi fa sempre piacere perché a Cittadella ha dato tanto ed è molto legato a noi. Per 90' sarà un avversario, ma poi ci saluteremo. Variazioni tattiche? Ci sto pensando, ma non so se in questo momento aiuto i ragazzi modificando qualcosa. Rizza? Ha aspettato il suo momento, ma è cresciuto molto da quando è arrivato. Ora raccoglie i frutti del suo lavoro, non vedo perché non dargli fiducia». 

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