rotate-mobile
Calcio

Verso Lumezzane-Padova: manca veramente poco per il 2°posto...

I biancoscudati, già sicuri di disputare i playoff, possono mettere al sicuro la seconda piazza con due vittorie nelle prossime giornate o anche meno se il Vicenza, nel recupero del 10 aprile a Sesto San Giovanni, non riesce a rimontare la Pro Sesto

Il traguardo è lì e si può toccare con mano. Vero, non è quello sognato per lunga parte dell'annata, il primo posto, al tempo stesso la seconda posizione in classifica, che significa Secondo Turno della Fase Play-Off Nazionale, è comunque un risultato quasi impensabile a luglio scorso, pensando alle griglie di esperti e addetti ai lavori che davano il Padova alle spalle di Vicenza e Triestina.

Con 6 punti o forse anche meno, ma questo si scoprirà solo il 10 aprile dopo i 30' di Sesto San Giovanni tra Pro Sesto e Vicenza, nel recupero della sfida sospesa per pioggia il 30 marzo, i biancoscudati saranno sicuri della seconda piazza. Un brodino rispetto a quanto desiderato ed accarezzato per lunghi tratti del percorso? Si, ma non è il momento di fare gli schizzinosi.

Certo, scrivere questo dopo una finale persa in modo rocambolesco contro il Catania, con rigore concesso senza uno sguardo più attento di Nicolini al VAR, gol annullato altrettanto difficile da digerire e tre gol su quattro subiti nei finali di frazione, magari può piacere poco, ma è la realtà di un Padova che per lunghi tratti della stagione è andato oltre i suoi limiti ed ora, da almeno un mese a questa parte, si trova in grossa difficoltà.

Emotiva prima ancora che fisica, caratteriale prima ancora che tecnica, tattica prima ancora che numerica. Che qualche cosa non stia andando per il verso giusto è evidente, così come è evidente che a questa squadra nelle gare più importanti della stagione, fatta eccezione per la Triestina all'andata, sia sempre mancato qualcosa. 

Si potrà obiettare che i due derby con il Vicenza sono sempre stati ripresi con la volontà e la caparbietà giuste, così come la finale d'andata, senza l'ignobile aggressione dei "tifosi" del Catania nei confronti di quelli padovani, sarebbe potuta finire con un epilogo diverso, ma è giusto riconoscere che nel marzo appena messo alle spalle, il mese dove si poteva e doveva preparare il terreno per il rush finale, i biancoscudati hanno portato a casa solo otto punti sui diciotto a disposizione. Pochi per ambire al bottino con la "b" maiuscola.

Più che un tema tecnico-tattico, con i tanti cambi di sistemi di gioco che hanno aggiunto imprevedibilità e al tempo stesso tolto qualche coordinata spaziale ad alcuni giocatori questo è evidente, sembra prevalare una questione mentale, come hanno riconosciuto il presidente Peghin e lo stesso Torrente. Un po'  come se certi interpreti entrassero - metaforicamente - in mancanza di ossigeno a certe latitudini. Si può fare qualcosa per ovviare alla questione? Brutalmente una sola: aggrapparsi a chi, all'interno del gruppo squadra, sa come si vincono campionati o playoff. Riporre fiducia negli uomini che hanno già condotto in porto navi in mezzo alle tempeste. E questo vale tanto per i giocatori, quanto per l'intero ambiente. Senza dubbi o incertezze di alcuna sorta. Ora, più che mai, serve compattarsi. Non solo a parole, ma anche concretamente nei fatti. Intanto blindando la seconda posizione, poi concentrandosi su quello che conta: disputare dei playoff da protagonisti, con un epilogo - magari - diverso rispetto a quello delle ultime stagioni.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verso Lumezzane-Padova: manca veramente poco per il 2°posto...

PadovaOggi è in caricamento