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Bilancio, Ostanel: «Servono fondi per le borse di studio agli idonei non beneficiari»

Aggiunge la consigliera regionale: «Siamo di fronte a un paradosso che diventa scelta politica: sono anni infatti che il Veneto si limita a mettere a bilancio il minimo indispensabile, senza un piano di investimenti decisi sul diritto allo studio»

«In Veneto, con un tessuto socio economico così dinamico e variegato e una delle università italiane più antiche e rinomate come quella di Padova, si arriva al vergognoso paradosso di avere migliaia di ragazzi che, seppur idonei, non beneficiano delle borse di studio. Auspico che questa mancanza venga colmata con l'assestamento di Bilancio che sta per arrivare in Aula». Così Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo interviene su una delle parti dell'Assestamento del Bilancio 2023, approvato dalla Giunta della Regione del Veneto.

Elena Ostanel

Aggiunge Ostanel: «Studenti che hanno partecipato ai bandi con tutti i requisiti in ordine, hanno ottenuto il diritto ad avere la borsa che li aiuti a pagarsi gli studi, ma non vedono un soldo perché la Regione non stanzia i finanziamenti sufficienti. Un paradosso che diventa scelta politica: sono anni infatti che il Veneto si limita a mettere a bilancio il minimo indispensabile, senza un piano di investimenti decisi sul diritto allo studio. L'Assestamento di Bilancio è l'occasione per invertire finalmente la rotta. I numeri sono eclatanti. In Veneto, su una platea totale di 17.606 idonei, sono ben 3.646 gli studenti non beneficiari, il 20,71% del totale. Dai fondi mancano oltre 13 milioni e 800mila euro, su un plafond complessivo di oltre 80 milioni di euro. Guardando ai vari atenei, a Verona il 23% degli idonei non ha avuto accesso alla borsa di studio e mancano oltre 2 milioni quattrocentomila euro; a Padova arriviamo al 17% ma con numeri altissimi (oltre duemila non beneficiari) e un buco di circa 7 milioni cinquecentomila euro; a Venezia siamo al 24%, con oltre 3 milioni ottocentomila euro che mancano all'appello. Sto lottando da mesi in Consiglio regionale per far stanziare i fondi: ho portato i rappresentanti degli studenti per un confronto in Commissione Cultura e sto pungolando la Giunta perché smetta questo comportamento miope e copra il disavanzo con un intervento che non sia temporaneo, ma finalmente strutturale. Auspico che l'assessore Calzavara mantenga la promessa che aveva fatto mesi fa, quando tutto il Consiglio regionale aveva votato all'unanimità il mio ordine del giorno per tutelare i diritti degli idonei non beneficiari di borsa di studio. È un intervento decisivo all'interno del settore Cultura, e lungimirante per l'attrattività futura degli atenei veneti, messa alla prova dal caro-alloggi e dalla carenza di servizi adeguati a garantire l'equilibrio tra studenti e tessuto urbano».

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