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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «Il decreto? Si può fare di più, sono ore utili per aggiustare il tiro»

Spiega il Governatore del Veneto nel consueto punto stampa odierno: «Deve esserci un minimo di buon senso e di rispetto della reciprocità nelle riaperture: difficile pensare che dal primo giugno si possano aprire i ristoranti anche al chiuso ma solo fino alle 18, come se il virus diventasse più letale di sera o di notte»

Queste le dichiarazioni rilasciate da Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa quotidiano: «Attendiamo che il Consiglio dei Ministri approvi il decreto. Deve esserci un minimo di buon senso e di rispetto della reciprocità nelle riaperture ci vuole: difficile spiegare che una partita di calcio tra scapoli e ammogliati si può fare dal 26 aprile e che invece in palestra si riapre dal primo giugno, è difficile spiegare che fai aprire i ristoranti solo all'aperto in un contesto in cui è impossibile al momento mangiare fuori visto che fa freddo, è difficile pensare che dal primo giugno si possano aprire i ristoranti anche al chiuso ma fino alle 18 come se il virus diventasse più letale di sera o di notte. Ci vuole un equilibrio anche come approccio, e lo dico perché noi come Regioni avevamo preparato delle linee guida in cui crediamo. Il coprifuoco? Vediamo cosa deciderà il Governo, speriamo che prendano in considerazione l'ipotesi di avanzare l'orario. Soddisfatto del decreto? C'è stato impegno ma si può fare di più, sono ore utili per aggiustare il tiro e sono sicuro che il Premier Draghi saprà recepire le osservazioni che abbiamo avanzato. Qui non si tratta di fare gli "aperturisti" o i "chiusuristi", bensì di guardare in faccia la realtà e quindi che è iniziata la fase di convivenza del virus. Le vaccinazioni? Prima dell'estate se non ci sono sorprese vogliamo aver vaccinato tutti gli Over 60. I turisti stranieri premono per poter ritornare da noi»

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