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Pfas, lo studio epidemiologico «desaparecido» scatena la polemica politica

Dopo le critiche ricevute dal fronte ambientalista palazzo Balbi abbozza una difesa parlando di passi concreti già compiuti in passato: le associazioni e il centrosinistra però insorgono

Per la vicenda dello studio epidemiologico «desaparecido» che avrebbe dovuto misurare la contaminazione da Pfas sui veneti residenti nelle aree del Veneto centrale colpite dall'inquinamento volano stracci. Dopo la denuncia della rete ecologista ieri 7 agosto con una nota ufficiale è scesa in campo la Regione Veneto: secondo la quale i controlli ci sarebbero stati. In queste ore però uno schieramento trasversale composto da esponenti del mondo ecologista col rincalzo del M5S e da Vcc bolla come ridicola la replica della giunta regionale spiegando che gli studi epidemiologici che menziona la nota diramata ieri 7 agosto da palazzo Balbi altro non siano che semplici piani di sorveglianza. E così dopo il caso della carenza di personale dell'Arpav l'esecutivo veneto capitanato dal governatore leghista Luca Zaia finisce nuovamente su una graticola arroventata dalla questione ecologica.

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