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Padova, Alessandra Bianchi: «Oddo è stramotivato. Spiace per Torrente, dovevamo invertire il trend del periodo»

L'amministratrice delegata, in diretta su Telenuovo, spiega la scelta dell'esonero di Torrente e i motivi per cui si è deciso di affidarsi nuovamente a Massimo Oddo

Le prime parole societarie sono di Alessandra Bianchi, amministratore delegato biancoscudato, che parla ai microfoni di Telenuovo sui motivi dell'esonero di Torrente e il rientro di Massimo Oddo sulla panchina del Padova: «Le ultime 24 ore? È stata una giornata abbastanza lunga e una decisione maturata durante il ritorno da Lumezzane nella serata di domenica. Mettendo in fila le ultime prestazioni abbiamo visto un involuzione nella squadra, senza la reazione che ci aspettavamo dopo la finale persa di Catania. Queste riflessioni ci hanno indotto a cambiare guida tecnica per riaccendere la fiammella dell'entusiasmo che si era spenta e non vedevamo riaccendersi. È una scelta che testimonia quanto la società creda nell'arrivare fino in fondo ai playoff e non vuole lasciare nulla di intentato e ci giochiamo anche questa carta. Per quanto riguarda Oddo conosce benissimo l'ambiente, sa benissimo come muoversi in questo contesto e non ci metterà molto a riallacciare tutti i contatti necessari. È molto motivato e l'epilogo di Palermo lo stramotiva: lui vuole scrivere un altro finale. Il contratto di soli tre mesi è indice della sua decisione. Perché ancora con Oddo dopo quasi due anni? All'epoca vennero fatte altre scelte, con una rosa che andava incontro ad una revisione economica, più giovane e con il monte ingaggio più basso. Probabilmente Oddo in quel momento non ha sentito quella sintonia necessaria per proseguire il suo percorso con noi. In tutti questi anni è sempre rimasta sintonia e rispetto. Il rapporto è sempre stato ottimo. Ci dispiace tanto perché con mister Torrente è stato fatto un ottimo percorso. Solo le ultime partite e il trend di questo periodo ci hanno portato a fare questa scelta. Chi ha chiamato Torrente? L’abbiamo chiamato io, Peghin e Mirabelli. Come ha reagito? Ci siamo spiegati e ci vedremo. Purtroppo nel calcio l’allenatore paga un po’ per tutti. Ha capito le nostre motivazioni ed ovviamente ci dispiace. È stata una decisione sofferta e presa in tempo breve. Oddo? L’ha chiamato Mirabelli. È stata una decisione veloce. Credo rappresenti la motivazione dei suoi prossimi due mesi. Cosa ha detto il proprietario? Ci siamo interrogati su questa tendenza e mancanza di reazione. L’unica soluzione ci è sembrato fare un cambio a livello di guida tecnica. Solo il campo dirà la bontà della scelta, ma noi abbiamo ritenuto opportuno agire anziché restare fermi. Il ritorno di Oddo? Penso volesse riannodare i fili con il passato. Noi ci proviamo fino all'ultimo, speriamo stavolta di avere un finale diverso. A Padova dobbiamo dimenticarci la legge di Murphy, consci che dobbiamo fare il doppio della fatica per maturare il risultato. Ieri sera abbiamo iniziato a riflettere, mettendo in fila le prestazioni dalla Giana in avanti sempre un po' sottotono. Nella finale d'andata con il Catania abbiamo tenuto la gara aperta e preso gol nel finale, mentre nel ritorno abbiamo sempre subito gol quando si stavano concludendo le frazioni. Ora, la bacchetta magica non esiste e probabilmente la responsabilità non è solo del tecnico, ma con questa scelta abbiamo provato a dare una scossa all'intero ambiente. Mirabelli ed Oddo sono insieme questa sera. Per quanto la decisione sia stata improvvisa stiamo cercando di mettere Oddo nelle condizioni ideali per lavorare. Domani sarà una giornata piena e nel pomeriggio i giocatori potranno conoscerlo. Dalla gara contro il Palermo di due anni fa della "vecchia guardia" sono rimasti solo Kirwan, Donnarumma e Dezi. L'importante è ritrovare coesione, coraggio ed entusiamo che ultimamente si erano spenti, al netto che nessuno capisce le motivazioni che hanno portato la sparizione di questi elementi. Speriamo con questa scelta di portare il cambiamento che speriamo. Nel girone d'andata è stato ottimo, mentre ultimamente tutto andava verso l'appiattimento. Soprattutto dopo i gol segnati, davamo entusiasmo agli avversari. E se prima era un caso, nelle ultime settimane abbiamo notato questa tendenza di poche reazione. Torrente ci ha aiutato lo scorso anno, rimettendo in sesto tante cose e la separazione è dolorosa. Speriamo questo percorso con Oddo possa portarci alla reazione sperata. I numeri parlano da soli, purtroppo le ultime gare ci hanno invitato a fare riflessioni. La stima professionale per Torrente resta massima e speriamo i giocatori ora possano reagire».

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