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ELEZIONI 2022

Il segretario PD, Letta: «Il tempo di Zaia è finito e noi abbiamo intenzione di colmare il vuoto che lascerà»

Enrico Letta, in visita a Padova per sostenere la campagna elettorale del sindaco uscente Sergio Giordani, ha toccato diversi temi, dalla politica regionale ai costi dell'energia

Politica regionale, Ucraina, costo dell'energia. Sono diversi i temi trattati dal segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, che nella giornata di lunedì 2 maggio si trovava a Padova. Il segretario in mattinata ha visitato alcune aziende del territorio e poi si è concentrato sulla campagna elettorale del sindaco uscente Sergio Giordani.

Politica regionale

«Sulle prossime elezioni regionali ho un punto chiarissimo in testa: termina l’era Zaia - ha detto Letta - Il nostro giudizio sulla sua amministrazione è noto per il lavoro che facciamo in consiglio regionale. I cittadini veneti hanno dato negli anni un giudizio più positivo del nostro ma il tempo di Zaia come presidente del Veneto sta arrivando alla fine. Zaia ha interpretato il suo ruolo come uomo solo al comando, insostituibile: gli sarà servito in questi anni ma lascerà per il centrodestra un vuoto che noi abbiamo intenzione di colmare, con un metodo che non è quello dell'uomo solo al comando. Il Veneto per noi è un punto di riferimento fondamentale. Se non si è protagonisti in Veneto non si può ambire a governare». 

Ucraina

Letta ha chiesto un momento per fare una riflessione riguardo l'intervista al ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, andata in onda a Zona Bianca su Rete4. Nell'intervista, senza contraddittorio, Lavrov ha affermato che «anche Hitler era ebreo» e ha avuto parole di accusa nei confronti dell'Italia per il suo sostegno all'Ucraina. «Penso che sia un’onta quello che è accaduto su Rete4, penso che sia un danno a tutta Rete4, tutta Mediaset e all’Italia intera - ha detto il segretario del PD - Tutta Europa non parla d'altro che di un Paese, che non è un piccolo paese ma un grande Paese europeo, che non può permettersi di avere una grande tv nazionale che trasmette uno spot di propaganda intollerabile, insopportabile contro un Paese bombardato con con frasi ignobili su hitler e gli ebrei. Trovo sia un’onta insopportabile e quella roba non ci rappresenta, non c’entra niente con l’Italia che sta chiaramente dalla parte degli aggrediti e non dalla parte di un popolo aggressore che sta commettendo crimini di guerra».

Energia

Non poteva mancare il tema dei rincari del costo dell'energia e degli interventi su questo fronte. «Ci aspettiamo dal Consiglio dei ministri di oggi (2 maggio, ndr) misure che siano all’altezza della sfida. Essere all’altezza della sfida vuol dire che il nostro Paese rischia una recessione. Questa recessione è dovuta ai costi che stanno crescendo per via dell’invasione russa dell’Ucraina, costi che hanno a che vedere con i costi dell’energia che stanno diventando insostenibili sia per le imprese, per le famiglie, per il mondo dell’agricoltura. Crediamo sia necessario prevenire per calmare – ha sottolineato Letta - La nostra proposta è l’assegno di energia che sia in grado di compensare sia le imprese sia le famiglie. Crediamo sia necessario pagarlo con una tassa pesante sugli extra profitti che le grandi aziende petrolifere ed energetiche hanno fatto in questo periodo per via della volatilità dei costi delle materie prime. Accanto a questo noi insistiamo molto perché nell’intervento che il Governo farà oggi ci sia un intervento a sostegno dei salari. I salari italiani sono tra i più bassi d’Europa, se il costo della vita aumenta a dismisura quei salari così bassi non reggono il costo della vita: questa è l’equazione su cui intervenire, o si alzano i salari o si abbassa il costo della vita».

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