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Mozioni nei Comuni per salvare l'Ex Cima dal cemento, Frizzarin convoca i sindaci. A Teolo la minoranza chiede di votare di nuovo la variante

A poche ore dalla manifestazione di domenica 1 ottobre che partirà dallo stadio di Abano per raggiungere l'area a rischio cemento, nel comune di Teolo, il voto in alcuni consigli comunali di mozioni che vincolano la salvaguardia dell'area alla candidatura al Mab Unesco sta creando non poche tensioni. Il presidente del Parco Colli ha convocato tutti i primi cittadini

«Preg.mi Sindaci del Parco, all'esito di quanto appreso circa la presentazione di mozioni aventi ad oggetto il piano di lotizzazione denominato "Ex Cima" in alcuni consigli comunali, vi anticipo che, sentito il Consiglio Direttivo, dell'Ente sto predisponendo un invito ai Sindaci, presso la sede del Parco ad Este, per la giornata di venerdi 6 ottobre 2023, ore 17.00, per un momento di confronto con il Comune di Teolo sulla questione e per analizzare il ruolo e le competenze del Parco al riguardo. Data l'importanza della tematica vi prego di assicurare la vostra partecipazione» è il messaggio spedito, con i finali cordiali saluti di rito, dal Presidente del Parco Colli, l’Avv. Alessandro Frizzarin, ai primi cittadini dei comuni compresi nell’area. A poche ore dalla manifestazione contro la lottizzazione dell’area Ex Cima che prevede una colata di 150 metri cubi di cemento a Monteortone, nel comune di Teolo dove il Presidente del Parco Colli siede in giunta, Frizzarin invita tutti i sindaci a quello che definisce un confronto. Intanto per l’appuntamento del 1 ottobre crescono le adesioni, anche a poche ore dalla manifestazione che partirà dallo stadio di Abano alle 9 e 30.

Il percorso della manifestazione

In diversi Comuni intanto si è già votata la mozione a cui fa riferimento Frizzarin che nasce da un’iniziativa della consigliera comunale di Torreglia, l’architetto Maria Centrella, che ha chiesto di “vincolare” la corsa al Mab Unesco con azioni di difesa reale del territorio, prima fra tutte quella dell’Ex Cima. A Baone la minoranza è uscita prima del voto che è stato comunque favorevole da parte del resto del consiglio, a Este la mozione è passata all’unanimità. Anche a Torreglia, che è poi da dove tutto è appunto partito, la mozione è stata presentata, proprio dalla consigliera Centrella, e poi votata. Contro si sono espressi i consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza del gruppo di cui fa parte il vicepresidente del parco, il consigliere Scarabello. Tra chi ha votato contro, i primi si sono detti concordi sul principio ma si sono trincerati dietro la volontà di non voler usare “un’ingerenza” nei confronti di un’altra amministrazione, quella di Teolo. La stessa motivazione che ha usato il gruppo di minoranza che è uscito al momento del voto a Baone ed è anche la preoccupazione che sembra stia attanagliando la prima cittadina di Monselice, la leghista Giorgia Bedin. A Monselice la mozione dovrebbe essere discussa lunedì. Comunque vada a Monselice e in altri comuni dove verrà sottoposta al voto dei consigli comunali, le mozioni anche solo presentate se non addirittura approvate, hanno avuto il loro effetto.

L'area ex Cima a MonteOrtone

Se  l'avv. Frizzarin si auspicava un inizio diverso del suo mandato di Presidente del Parco Colli, che invece si sta dimostrando ricco di insidie, ora anche la situazione nel Comune dove siede in giunta, non è delle più serene. Nel prossimo Consiglio Comunale di Teolo infatti, i Consiglieri Comunali dei Gruppi Consiliari Teolo Insieme e Teolo Spazio Comune, Giacomo Carraro, Eloisa Rampazzo, Nevio Sanvido e Andrea Peruzzo chiederanno che «il Consiglio Comunale di Teolo, in sede di autotutela, al fine di evitare ogni eventuale ricorso in via giurisdizionale o danno di natura erariale, con nuova deliberazione, previa revoca della delibera n. 15/2023, provveda alla creazione di una commissione speciale che discuta ex novo l’oggetto della variante n. 27 al P.I. in itinere, in modo che questa venga generalmente riconsiderata tenendo conto dei presupposti delle valutazioni urbanistiche, economiche e dei diritti effettivamente acquisiti da parte dell’attuale proprietà e delle valutazioni sopra esposte». Che sia una scialuppa di salvataggio o una polpetta avvelenata per l’amministrazione comunale e il sindaco Valentino Turetta sulla vicenda Ex Cima non è dato ancora sapere. Lo scopriremo presto.

Alessandro Frizzarin

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